lunedì 28 aprile 2008

E i pesci?

Parliamo un po' di pesci. La loro situazione non e' certo migliore di quella degli altri animali usati senza scrupoli per l'alimentazione umana. Ma se nel caso dei mammiferi si fa strada una certa sensibilita' e sempre piu' persone smettono di mangiarli, la sofferenza dei pesci resta ancora per tanti versi nascosta e misconosciuta, tanto che molte persone pensano che i vegetariani "il pesce lo mangino", come se il pesce non fosse un animale, ma una sorta di "pianta".
La sofferenza dei pesci nelle nostre "tonnare", che vengono vergognosamente fatte oggetto di spettacolo per turisti e sponsorizzate come una "attrattiva" dalle istituzioni locali, e' ancora niente rispetto alla pesca industriale.
Anni luce dall'immagine "romantica" dei pescatori di Verga che sfidavano il mare per sfamare la famiglia, perché non conoscevano altro modo di vivere. Qui parliamo invece di enormi navi-fabbrica, equipaggiate con sonar, radar e scandagli acustici per la localizzazione dei branchi di pesci; dotate di reti grandi quanto un campo da calcio, reti a strascico, e le "reti da posta derivanti", che rastrellano i mari facendo strage di tutta la vita che trovano.
Reti che distruggono i fondali, habitat necessario per molte specie, e quindi spezzano l'equilibrio della catena alimentare degli animali marini. Uno solo di questi mattatoi galleggianti puo' uccidere in un anno 120.000 tonnellate di pesce - quante vite saranno? Un'enormita'.
Si', sappiamo che i pesci muoiono soffocati, ma ad esempio non sappiamo che i pesci da acque profonde (tra cui il merluzzo artico) muoiono in modo se possibile ancora piu' orribile: a causa della veloce decompressione che subiscono quando le reti vengono issate a bordo, i loro organi interni letteralmente scoppiano, e i loro occhi escono dalle orbite.
Negli anni a cavallo del 2000 la Commissione Europea ha introdotto una serie di divieti delle tecniche di pesca che piu' devastano l'equilibrio ittico ed ecologico dei mari. Ma queste misure non sono certo sufficienti a porre un freno a questa devastazione: basti pensare che secondo una relazione dell'ONU, il 77% delle risorse ittiche e' ormai esaurito, e molte specie di pesci e di mammiferi acquatici sono in pericolo di estinzione. Non dimentichiamo poi che molti paesi "civili", tra cui il Giappone, ignorano e sfidano le convenzioni internazionali e l'opinione pubblica con la loro violenta e insensata caccia alle balene.
La pratica nefasta degli allevamenti intensivi e' poi stata applicata anche ai pesci: un quarto degli oltre 4 milioni di tonnellate di crostacei commercializzati a livello mondiale proviene da stabilimenti di acquacoltura e molti di questi vengono poi trasformati in farine di pesce per allevare altre specie di pesci.
E' la stessa identica logica degli allevamenti intensivi dei polli come delle mucche: animali stipati all'inverosibile (25 kg di pesce per metro cubo d'acqua), mangini addizionati con antibiotici, che come negli allevamenti terrestri generano ceppi di batteri resistenti.
Sappiamo quanti kg di proteine vegetali sono necessari a produrre un kg di proteine animali (da 4 ad oltre 20, al variare della specie), ma non sappiamo che un analogo rapporto riguarda i salmoni, allevati ormai industrialmente alla stregua dei polli. Ebbene, per un kg di salmone occorrono 4 kg di crostacei (krill) e la loro pesca indiscriminata nelle acque dell'Antartide sta mettendo a rischio la sopravvivenza della fauna autoctona che non trova piu' cibo a sufficienza.
E non fa nemmeno "bene alla salute..."
Molti credono che il pesce sia un "cibo" salutare, ma dimenticano le pericolose contaminazioni da mercurio. Ancora oggi, a 50 anni di distanza ci sono migliaia di persone che soffrono le conseguenze della strage di Minamata che fece oltre 2000 vittime.
Lo stesso Ministero della Salute afferma che "e' stato riscontrato che il livello di mercurio nel pesce, anche per individui che ne consumano abitualmente piccole quantitá (media di 10-20 g di pesce/giorno), può significativamente influenzare l'assunzione totale di mercurio da parte dell'uomo". Il mercurio e i suoi derivati hanno pesanti effetti neurotossici.
Il consumo di pesce potrebbe in teoria essere vantaggioso solo per via degli acidi grassi essenziali omega 3 in esso presenti; ma, a fronte degli svantaggi molto piu' numerosi, conviene assumere gli omega 3 da fonti vegetali, come noci, olio di lino, semi di lino, che non hanno assolutamente nessuno svantaggio. Infatti, per ottenere la stessa quantita' di omega 3 facilmente ottenibili da fonti vegetali, bisognerebbe mangiare ogni giorno una quantita' di pesce che sarebbe certamente problematica, visti gli effetti collaterali pericolosi sopra citati.
Quando diciamo no alla carne, ricordiamoci che anche i pesci e tutti gli animali marini sono "carne", non sono certo vegetali e non soffrono di meno solo perche' non possono urlare.

domenica 20 aprile 2008

Chi guarda è complice

L'altro giorno ero insieme ad una mia amica. Mentre la stavo portando a casa ci accorgiamo di un gatto accucciato vicino al ciglio della strada. Per verificare se il gatto stesse bene abbiamo deciso di accostare per controllare.
Il gatto era vivo, senza ferite esterne. Ho provato ad avvicinarmi io per prima e ho provato ad accarezzarlo. Lui ringhiava, ma non alzava la testa ne cercava di evitarmi spostandosi. Poco dopo ha iniziato a contorcersi, probabilmente era stato investito e aveva subito delle lesioni interne.
Erano quasi le due della mattina. Una ragazza in macchina esce da un cancello dalle case circostanti, corro per chiedere se il gatto appartiene a lei o ai vicini. Lei mi risponde che quando lei è arrivata a casa alle dieci di sera il gatto già era li e non apparteneva a lei.
(A questo punto ho iniziato a pensare seriamente di dirgli qualcosa del tipo "Bè e nessuno si è interessato al fatto che il gatto era stato investito ed era ancora vivo?!")
si erano fermate due macchine poco più tardi oltre a noi e con entrambe la scena è stata la medesima... Guardano chiedono e se ne vanno...
A nessuno gliene frega niente! Per citare un esempio di questo tipo rendendolo un po' più vivido nella mente degli insensibili: Quando nei paesi arabi le donne adultere vengono lapidate intorno a loro si raduna la gente del paese. Loro non agiscono. Non scagliano pietre, ma non tentano nemmeno di salvarla da una morte atroce. Chi guarda e non reagisce è complice del reato che si commette.
Credete che l'esempio sia troppo esagerato? Sono entrambi esseri viventi, cosa c'è di esagerato? Cosa rende una vita più importante di un'altra?
Non sapendo bene cosa fare ho provato a chiamare il 118, per chiedere se ci fosse stato un ente per il soccorso degli animali in strada ma... Visto che ci si preoccupa solo dei cani, hanno potuto fornirmi solo il numero di telefono di alcuni veterinari della zona che fossero stati di turno.
Nessuno di loro ha risposto... Alcuni avevano addirittura il cellulare staccato.
Bravi, è questo che bisogna fare quando si sa di essere di turno! Andate a divertirvi,andate al cinema, andate a letto sapendo che chiunque potrebbe chiamarvi per un'emergenza!
Per come la penso anche loro sono stati complici della sofferenza di quel gatto.
All'ultimo abbiamo deciso di portarlo a casa sperando che superasse la notte e portarlo dal veterinario la mattina successiva. Purtroppo così non è stato, alla mattina il gatto era già morto.
Quando vedrete una scena simile, guardare e non preoccuparsene è inutile se non crudele. Tentate almeno come ho fatto io. Purtroppo non sono riuscita a salvarlo, ma posso essere fiera di averci provato quanto meno.

giovedì 10 aprile 2008

Petizioni da firmare e siti

Se siete interessati a far sentire la vostra voce su questo post annoterò di volta in volta tutte le petizioni che trovo su internet per farle firmare da chi realmente vuole aiutare gli animali.
http://www.animalisti.it/petizione.php (lista di petizioni, è possibile firmarle tutte insieme)
http://www.appelliperglianimali.it/
http://fc.retecivica.milano.it/Rete%20Civica%20di%20Milano/ConferenzAmbiente/Animali%20e%20animalismo/S0556856E-05568578?WasRead=1
http://amorfuretto.forumfree.net/?t=8681912 (lista di petizioni)
E Qui altri siti dove troverete interessante leggere altre notizie.
http://www.xmx.it/vivisezione.htm
http://www.sardegnanimalista.org/pagine/...
http://www.terniweb.it/cgi-local/special...
http://www.bairo.info/vivisezi.html

Macellazione di animali grandi

Il destino di questi animali non è diverso da quello dei polli ma merita un capitolo a parte.
Gli animali vengono costretti in spazi angusti, spesso ammassati gli uni sugli altri in modo tale da non bruciare energie nei movimenti per ingrassare in meno tempo. Partuamo dai cuccioli...
In particolare i vitellini sono quelli che soffrono maggiormente; vengono separati alla nascita dalla madre che ovviamente verrà subito sfruttata per il suo latte. Un vitellino impiega circa 15 giorni a consumare il primo latte della mamma, il colostro; mentre con una macchina il colostro viene aspirato in pochi giorni ed inviato all'alimentazione dei vitelli. Dal momento in cui la mucca smette di produrre il colostro diventa a tutti gli effetti mucca da latte.
Il vitellino nel frattempo è stato costretto a crescere in uno spazio angusto spesso con altri vitellini il cui unico scopo è crescere fino alla taglia commercializzabile per poi essere macellato come vitello da latte. Cosa vuol dire vitello da latte? Si tratta di un vitello (e si dice nche per gli agnelli) che non si è mai nutrito con qualcosa di diverso dal latte. Qui la storia è molto triste purtroppo... A questi vitellini viene dato del latte misto a colostro, per mezzo di attrezzi meccanici, fino a dopo l'età dello svezzamento. Per questo motivo molti diventano anemici e, molti altri per la forzata immobilità non riescono più a restare sollevati da terra, incapaci di reggere il loro peso in mancanza di un alimento alternativo. Quando raggiungono il peso giusto per essere venduti, vengono letteralmente trascinati sui camion e stipati come rifiuti. Così facendo possono portare più bestiame in meno viaggi. Cosa gliene frega a loro tanto muoiono comunque!? Queste cosa mi fanno davvero inc....
Le mucche nel frattempo vengono private, due volte al giorno, del latte che era destinato ai vitelli attraverso degli aspiratori meccanici (una mungitura forzata parecchio dolorosa). Per ottenere questo latte la mucca deve partorire ogni anno un vitello. Tutto ciò accade fino a quando un triste giorno, la mucca smette di produrre quantità massime di latte e allora trascinate al macello. Purtroppo dopo una vita del genere nemmeno loro riescono a reggersi sulle zampe e vengono caricate sui camion con l'utilizzo di ruspe e catene. (le foto sono il fondo al blog se volete)
I cavalli allevati appositamente per la macellazione non fanno una vita troppo diversa da quella delle mucche. Mentre i grandi cavalli da corsa che tutti conosciamo, se per colpa nostra hanno un brutto incidente per cui costerebbe troppo curarlo, ai proprietari viene il lampo di genio... "Vendiamolo al macello!" è pratico: non dobbiamo occuparci più di un cavallo che non varrà più la pena metterlo in corsa e ne ricaviamo dei soldi. Bravi! Bravi! Così fa la gente a cui non gliene frega un c.....0 di una vita di meno! E se tuo figlio avesse un incidente grave e fosse costretto attaccato alle macchine tutta la vita troveresti valida la stessa soluzione?! Scusate la mia freddezza ma ora sono un po' alterata.
Oltra queste povere vite distruggiamo anche quelle di altre creature come pecore, capre (tutte e due come le mucche vengono separate dai piccoli appena nati), maiali (Da cui tolgono fino all'ultima goccia di sangue per fare il "sanguinaccio"), le oche (che vengono nutrite con dosi di cibo iper grasso per far si che il loro fegato si ingrossi per "le fuagrà" il patè di fegato d'oca). E nel caso non lo sappiate vengono uccisi anche cani e gatti solo per la loro pelliccia che la ritroviamo sui colletti dei giubotti di seconda mano per risparmiare.... Basta! Dobbiamo fermare queste crudeltà!

martedì 1 aprile 2008

Codice delle uova

Ecco come riconoscere la provenienza delle uova e il modo in cui vengono allevate le galline ovaiole.
Il primo numero identifica il tipo di allevamento:
"0" allevamento biologico
"1" allevamento all'aperto dove l'animale ha a disposizione 2,5mq per le sue necessità
"2" allevamento a terra dove possiamo trovare 7 animali per ogni mq
"3" allevamento in batteria dove l'animale si trova ingabbiato e incapace di muoversi.
Queste piccole curiosità le ho sapute solo ieri. E' ho anche letto che fortunatamente quest'ultimo tipo di allevamento verrà abolito per legge a partire dal 2012.
La seguente sigla "IT" indica il paese dove l'uovo è stato prodotto con successivo codice del comune e sigla della provincia "VR". Ed infine il codice dell'allevamento di deposizione.

lunedì 31 marzo 2008

La macellazione dei polli

In particolare prendo come esempio la Società Amadori, poichè di questa ho trovato maggiori informazioni.
Ricordo ai visitatori che in questi post si parlerà di argomentazioni molto forti.
I polli da macello rappresentano la maggiore produzione di carne italiana (ma non so dire se il dato è certo).
Il pulcino viene messo all'ingrasso fin da subito tanto da ottenere un pollo da carne del peso di quasi 3kg pronto un 50 giorni. Durante il loro periodo di vita, se così si può chiamare, vengono stipati in gabbie grandi quanto basta per contenerne il corpo raccolto. Hanno solo lo spazio per stendere il collo per nutrirsi del mangime davanti a loro (e anche del mangime si potrebbe parlare parecchio). Non hanno la possibilità di stendere le ali o girarsi su se stessi... Molti di loro crescono talmente in fretta che le zampe non sostengono nemmeno più il peso del corpo.
Spesso i polli per le condizioni di vita a cui sono obbligati diventano aggressivi nei confronti dei propri vicini di cella; per risolvere il problema capita che nei primi giorni di vita venga loro tagliato il becco (operazione che avviene senza l'utilizzo di anestesia).
A 50 giorni di vita i polli sono pronti per essere macellati. Vengono prelevati durante la notte e con una fascetta per tenergli legate le zampe vengono caricati sul camion per essere trasportati fino alla soglia dell'inferno.
Al macello vengono appesi vivi per le zampe ad un nastro mobile che li trasporterà nei vari settori del macello.
Vengono storditi in una vasca d'acqua dentro la quale passa elettricità ad alto voltaggio. Subito dopo passano col collo attraverso due lame che recidono la gola dei poveri animali che impiegano almeno 2 minuti prima di morire dissanguati. Alcuni macelli per accorciare i tempi utilizzano una centrifuga per permettere al sangue dell'animale di uscire prima.
A questo punto, l'animale morto per dissanguamento viene privato delle interiora per mezzo di un tubo infilato nello sifintere, che utilizza un risucchio per l'asportazione delle viscere.

Infine avviene il sezionamento e il confezionamento del prodotto.
Dimenticavo di dire che le carni provenienti da animali così giovani non sono in genere apprezzate poichè quasi insapore; quindi vengono spesso e volentieri utilizzate sostanze che ne simulano il sapore.
Le galline ovaiole invece fanno una vita differente, ma di certo non migliore.
Alla nascita i maschi vengono direttamente scartati, tal volta gettati da vivi in un trita carne per poi essere smaltito come rifiuto (prima venivano impiegati nella produzione di farine animali). Le femmine invece vengono allevate in batteria, dove la luce è artificiale e presente 24 ore al giorno per aumentare la produzione di uova. Anche il resto dell'ambiente è artificiale: temperatura, ventilatori, mangimi ect. Queste galline non vivono in modo diverso dai polli precedentemente descritti. Passano la loro vita mangiando e dormendo in un angusto spazio che impedisce loro di muoversi. Per non parlare del fatto che vivendo a stretto contatto e sulle proprie feci il rischio di malattie è alto; per cui si addiziona al mangime un discreto quantitativo di antibiotici.
Queste galline hanno una vita di circa 6 mesi dopo di chè anche loro vengono macellate per la produzione di omogenizzati, poichè troppo magre per la produzione di carne intera.
Questi post sono stati pubblicati per il semplice scopo conoscitivo. Per far conoscere alla gente quanta sofferenza si può nascondere dietro a una semplice cotoletta.
Per non parlare del termine "stordimento". Dovrebbe essere il metodo più insofferente per iniziare la macellazione di un animale che deve per forza morire per dissanguamento... Io non la penso così. Dovrebbe privare l'animale dei propri sensi, ma non è proprio così. Lo stordimento altera le capacità dell'animale, portandolo in uno stato di confusione dove non può reagire agli stimoli. Ad esempio se vi è capitato (spero di no) di rimanere attaccati alla corrente vi rendete conto di soffrire e di volervi allontanare ma i vostri muscoli non rispondono. Quindi l'animale comprende cosa accade attorno a lui anche apparendo privo di sensi, è conscio di cosa gli stà accadendo. Pensate che non veda il proprio sangue colargli addosso?
Pensare che prima di sapere questa storia credevo che ai polli gli si tirasse solo il collo... Io sono dell'idea che il dissanguamento è un'atto barbaro e crudele, se proprio bisogna uccideli perchè non sparargli in testa? Sarebbe il dolore di un secondo, senza l'utilizzo di metodi così crudeli. Io rispetto ciò che mangio.
Bisogna avere rispetto di ogni animale anche se allevatto apposta per essere macellato. Lasciamogli la loro dignità permettendogli almeno di muoversi, di camminare per terra e non sul cemento, di nutrirsi di un cibo naturale e non prefabbricato con gli scarti dell'industria, di vivere la loro vita con serenità per quanto gli è concesso.

giovedì 27 marzo 2008

BUONA PASQUA!

Che carino questo agnellino, è proprio un amore! Pensare che immagini come questa le ho viste accompagnate da questa frase:
"CHE TENERO VERO? E SE ANCHE LUI POTESSE SGOZZARE TUO FIGLIO, FACENDOLO MORIRE TRA ATROCI SOFFERENZE PER POI INFORNARLO E SERVIRLO COME PIATTO FORTE PER IL GIORNO DI PASQUA? ORA COME TI SEMBRA?"
Questa frase a me ha fatto riflettere, pensateci anche voi a cosa vi mettete in bocca. A me non importa chi mangia la carne o chi no, voglio solo rendere le persone partecipi della reale sofferenza di questi animali quando vengono uccisi. Pensate che le madri di questi agnellini non piangano i loro piccoli quendo gli vengono portati via? Proprio come noi se venissimo sottoposti a una tale tortura. Quindi riflettete. Solo questo vi chiedo.

Presentazione

Ciao a tutti, io sono Selene. Come già scritto sulla descrizione del blog, questa pagina web contiene argomentazioni e immagini con caratteristiche non adatte a tutti. Tratterò le varie tematiche sella sofferenza degli animali, dal macello, ai trasporti, alle pelliccerie, ai maltrattamenti e quant'altro. Quindi non scorrete fino in fondo, poichè lascerò le foto li in modo tale che chi volesse le può vedere per comprendere a pieno il significato le parole di "SOFFERENZA ANIMALE".